La stagione straordinaria della Trapani Shark nel campionato di Serie A2 si è conclusa con un bilancio quasi perfetto: 29 vittorie e solamente 3 sconfitte. Un dominio schiacciante che ha visto la squadra granata trionfare nel girone verde con un distacco abissale rispetto alle inseguitrici.
Nonostante ciò, la squadra è costretta a subire il meccanismo dei playoff per ottenere la promozione in Serie A, un sistema che molti considerano superato e ingiusto.
Questo weekend, il Pala Shark ospiterà la prime partita dei quarti di finale contro l’Assigeco Piacenza, un avversario di tutto rispetto ma sicuramente non al livello dei padroni di casa. La domanda sorge spontanea: è davvero necessario che una squadra che ha dominato la stagione regolare in lungo e in largo debba ancora dimostrare il proprio valore nei playoff?
Il format attuale non solo minaccia di annullare i meriti acquisiti da Trapani durante la stagione regolare, ma introduce anche un elemento di incertezza che potrebbe penalizzare ingiustamente la squadra. I playoff, pur essendo emozionanti e generando incasso e interesse, rischiano di trasformarsi in una lotteria dove il fattore forma e le eventuali assenze possono influenzare pesantemente il risultato finale.
In molti ambienti sportivi si discute l’opportunità di introdurre un meccanismo che preveda la promozione diretta per la squadra che termina la stagione regolare con un ampio margine di punti sulla seconda classificata, similmente a quanto già avviene in alcuni campionati di calcio. Questo sistema non solo premierebbe il merito sportivo e la consistenza delle prestazioni su tutto l’arco della stagione, ma eviterebbe anche ai club di affrontare ulteriori stress e costi associati ai playoff.
La Lega ha annunciato una riforma dei campionati che entrerà in vigore dalla prossima stagione, ma resta il dubbio che la questione delle promozioni non sia stata affrontata con il dovuto coraggio. La promozione diretta per meriti eccezionali durante la stagione regolare dovrebbe essere considerata seriamente, per garantire che il lavoro di mesi venga adeguatamente ricompensato e che il campionato rifletta realmente la qualità e la superiorità tecnica dimostrate sul campo.
Il caso della Trapani Shark è emblematico: una squadra che ha letteralmente dominato la serie A2 si trova a dover giustificare ulteriormente il suo valore in un percorso playoff che potrebbe riservare sorprese indesiderate.
È ora che la Lega Basket riconsideri i propri criteri legati alla logica delle promozioni e, perché no, anche delle retrocessioni, in modo da preservare l’integrità sportiva e premiare le eccellenze senza riserve. La meritocrazia deve essere il faro guida in ogni decisione regolamentare, soprattutto quando si tratta di promozioni e retrocessioni in uno sport così bello e popolare come la pallacanestro.
